abbiam dovuto rincorrerlo per quasi 40km.
64 investigatori sguinzagliati in giro per la città per sconfiggere il crimine.
si parte con un pre-manifest. sopra ci sono due check point dove ottenere i primi indizi e scovare il manifest vero e proprio
unendo correttamente i due indizi si arrivava a via Barbavara, unendoli in maniera errata si arrivava al Magnolia…una differenza di qualche decina di metri insomma
il manifest contiene 6 checkpoint e decidiamo di partire da piazza Vetra che è il più vicino e ce lo togliamo subito.
poi nell’ordine ci spariamo via Monte Cervino, via Ollearo e via Semplicità (commovente tributo a Pettenella) cercando di star dietro ad un instancabile Rocco che però a un certo punto perdiamo (ma quanto pedala?).
La missione successiva è cercare il fuggiasco nel quadrilatero composto da via Pace, via Barnaba, via della Commenda e via Lamarmora. Dopo averlo trovato e aver ingurgitato una barretta energetica al gusto di mango e sabbia manca un solo checkpoint in corso Lodi, anche se siamo quasi certi che non sarà l’arrivo. Ormai il ghost check-point sta diventando una “brutta” abitudine. In effetti il vero arrivo sarà poi in via San Marco dove veniamo accolti da tanta bella gente e una buonissima birra artigianale

un grazie al DrimTim per l’impeccabile e divertente garetta, a Rocco per averci trascinati come zavorre e al solito tom-tom Diodo

Foto sul flickr di MilanoFixed, Diodo e Jim