Il Vanni (di Camilla Candida Donzella)

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“Ora il Vanni ci manca ancora ma, come merita, riposa al Famedio nel Cimitero Monumentale di Milano”.

Sabato, domani, sarà l’anniversario della sua morte e noi ci troveremo alle 11.00 al Monumentale per portare un saluto a un amico, ad un campione. L’invito è esteso a tutti.

Il testo che segue è stato scritto da Camilla 6 anni fa per Cronaca Vera.

Il Vanni…cavolo se penso al Vanni mi vengono in mente mille cose.
Mi ricordo come fosse ieri e invece erano 5 o 6 anni fa…
Mi citofonò un amico, Andrea, e mi disse “dai scendi che ti devo far vedere la mia nuova bici“.
Io risi e gli risposi “ma dai…anche io devo farti vedere la mia nuova bici “.
Era settembre, era un po’ di mesi che non ci vedevamo…scesi con la bici e furono subito grosse risate: entrambi avevamo una bici fissa, solo che la sua era bellissima.
Colore oro, caldo, tubo orrizzontale ovalizzato e decalcomanie che dicevano Vigorelli…la sua bici era una Pettenella.
Mi spiegò di questo signore che aveva un negozio di bici in via Semplicità e mi disse che era stato un corridore su pista e che quella bici aveva corso in pista e visto che il negozio era non lontano da casa mia, decidemmo di andare a trovarlo.
Quel signore era Giovanni Pettenella, il Vanni, campione olimpionico a Tokyo nel 1964, medaglia d’oro e d’argento e detentore ancor oggi del record mondiale di surplace, inventore delle ruote a razze se non ideatore dei tubi aerodinamici a sezione ovale…come diceva lui: “Quando ho deciso di mettermi a vendere bici ho pensato che dovevo inventarmi qualcosa di nuovo…perchè la gente mica viene a comprare le mie bici solo perchè sono Vanni Pettenella”.
Da quel giorno andai spesso a trovarlo stando sempre almeno un’ora ad ascoltare le mille storie che aveva da raccontare.
Il Vanni…detto anche il pollivendolo volante perchè ai suoi tempi, prima di iniziare come ciclista, vendeva polli! Un giorno mi fece adirittura un paragone tra i muscoli del pollo e quelli di un corridore…
Il Vanni…chi non conosce il Vanni? Ebbene in pochi sanno chi è se non i vecchietti dei tempi d’oro del ciclismo e i nuovi amanti della bici da pista, semplice ed essenziale.
Il Vanni ci ha lasciato settimana scorsa e nessuno potrà piu starlo ad ascoltare, sta a noi oggi ricordarlo e raccontare delle sue gesta.
Il Vanni…lui e quel negozio incasinatissimo pieno di piccole cose da osservare: foto, medaglie, ritagli di giornali, parti di bici, congiunzioni arruginite…lui che ti apriva la porta con quel sorriso dolce da uomo umile, sempre pronto ad accoglierti con panettone e chinotto 🙂
Iniziai con lui un documentario sulla storia del ciclismo in Italia al quale sto ancora lavorando.
Volevo condividere l’opportunita di poter parlare coi grandi del ciclismo, con chi aveva, ed ha, mille cose da raccontare.
In Iitalia questo è ancora possibile: basta starli ad ascoltare e non dimenticarsi che esistono.
Cavolo quante ne ha fatte quest’uomo…e pensare che adesso è sepolto in un cimitero alla periferia di Milano, lontano da ogni possibile visita di turisti e curiosi…e pensare che arrivavano da Tokyo per andare a visitare il suo negozio o per avere una bicicletta marchiata Pettenella anche perchè lui era solo il Vanni.
Speriamo che Milano si accorga di quello che ha fatto quest’uomo per l’Italia e che magari si decida a dargli una degna sepoltura al cimitero monumentale dove merita di essere visitato e ricordato …
Ci mancherai Vanni.

 

  • Camilla

    Grazie Roy ❤️✨

  • Markus Nissa

    @ Roy, Thank you a lot for this great tribute , you made me discover a great man .I hope that you had the chance to meet him in the past , he really was a great champion and seem to be a very nice personn.